Torino, 17 febbraio 2012
Apprendiamo oggi dai quotidiani che
l’Assessore Regionale alla Salute dottor Paolo Monferino ha manifestato in
commissione l’intenzione di spostare l’Amedeo di Savoia presso l’Hôpital du
Piemont a Settimo Torinese.
Il comitato chiede all’assessore di
spiegare sulla base di quali valutazioni é stata scelta la struttura di Settimo.
L’Hôpital du Piemont nasce come RSA e pertanto è, a nostro parere, totalmente
inadeguato a ospitare un centro per la cura delle malattie infettive. La
trasformazione della struttura per adeguarla alle nuove esigenze richiederebbe,
infatti, un importante investimento che finora non si é voluto destinare alla
riqualificazione dell’Amedeo di Savoia, nonostante siano ancora disponibili i 43
milioni di euro previsti dalla legge 135/1990. Tale disponibilità è stata
attestata dalla risposta della Giunta Regionale all’interrogazione n. 601 “Nuovo
ospedale Amedeo di Savoia” del consigliere Placido.
Inoltre il Comitato si domanda se
l’intenzione dell’assessore è quella di spostare tutto l’ospedale, compresi day
hospital, ambulatori e laboratori analisi, o soltanto i reparti di degenza,
accentuando così i disagi per gli utenti e il rischio di inefficienza del
servizio.
Come Comitato esprimiamo, infine, il
nostro sbalordimento e la nostra indignazione per il fatto che, ancora una
volta, a seguito della levata di scudi delle opposizioni, il dottor Monferino
abbia risposto in modo ambiguo, rettificando le sue precedenti dichiarazioni. Un
simile modo di procedere ingenera negli utenti seguiti presso l’Amedeo di Savoia
soltanto disorientamento e preoccupazione.
Considerati gli ultimi eventi, iI
Comitato sollecita l’assessore alla consultazione delle parti sociali, ribadendo
che nessuna decisione sul futuro dell’ospedale Amedeo di Savoia può essere presa
senza un confronto con le associazioni dei pazienti, oltre che dei medici e
degli infermieri che in quell’Ospedale lavorano.
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